Bene il decreto nazionale, non più rinviabile il confronto chiesto alla Regione

Bene il decreto nazionale, non più rinviabile il confronto chiesto alla Regione

Un decreto che attendevamo, per il rafforzamento dei presidi sanitari, per il soccorso al sistema economico e, soprattutto, per il sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie”, ha detto il segretario generale della Cgil Michele Carrus, sottolineando che ora, nell’attesa di ulteriori provvedimenti già annunciati dal Governo, occorre suddividere le risorse stanziate alle Regioni e passare alla fase attuativa”. Il decreto nazionale secondo la Cgil “riflette il positivo e continuo rapporto tra Governo e sindacati, quel che non possiamo dire sul fronte regionale, dove il presidente Solinas pensa, sbagliando, di poterne fare a meno, ignorando le nostre continue sollecitazioni”.

Ora però il confronto non è più rinviabile, poiché “Il decreto – osserva il segretario Carrus – affida alle Regioni la gestione della cassa di integrazione in deroga in favore di lavoratori e imprese esclusi dagli ammortizzatori ordinari e occorre definirne immediatamente le procedure di attivazione e di monitoraggio”. Alla Regione la Cgil chiede anche di “predisporre misure integrative opportunamente mirate e ritagliate sulla nostra realtà particolare, in favore dei soggetti più deboli e sprovvisti di altre tutele adeguate, dagli stagionali agli agricoli all’area della marginalità sociale”.

Il decreto, insieme alle varie forme di sostegno al sistema economico danneggiato e di rafforzamento del servizio sanitario – con assunzioni di personale, con il fondo per straordinari e bonus, con l’estensione dei presidi anche mediante requisizione di beni e strutture privati – prevede misure più che opportune di sostegno familiare, congedi parentali allargati e voucher per baby sitter, sospensione dei mutui e slittamento delle tasse, il computo in conto malattia dei periodi di quarantena, l’estensione alle micro e piccole imprese degli ammortizzatori ordinari e in deroga, indennità speciali per parasubordinati, autonomi, agricoli e stagionali.

Occorrerà darsi da fare per la corretta attuazione delle misure – ha concluso il segretario della Cgil – con le associazioni datoriali, ma anche con la collaborazione degli Enti locali, che possono contribuire a svolgere attività di vigilanza e controllo del rispetto delle misure di sicurezza e di prevenzione anche nei luoghi di lavoro, ma soprattutto con la Regione, che può istituire una cabina di regia partenariale per intervenire prontamente dove occorre ed emettere le opportune ordinanze, rapportandosi ai Prefetti per il loro rispetto”.