Sulla Finanziaria Cgil avverte: “Centralità al lavoro, ritardi da recuperare””

Sulla Finanziaria Cgil avverte: “Centralità al lavoro, ritardi da recuperare””

Le difficoltà del mondo del lavoro legate alla pandemia non possono che indurre la Giunta ad incrementare le risorse destinate alle politiche attive e di sostegno al reddito nella Finanziaria 2021”: è quanto ha chiesto la Cgil nel corso del primo confronto convocato nel pomeriggio dall’assessora del Lavoro Alessandra Zedda. “Il 31 marzo scadranno le misure nazionali sul blocco dei licenziamenti e sugli ammortizzatori e al momento non abbiamo alcuna certezza di una proroga, perciò non possiamo arrivare impreparati, dobbiamo attrezzarci ad affrontare una ulteriore e se possibile anche più grave emergenza occupazionale”, ha detto il segretario generale Michele Carrus sottolineando anche che occorre dare una accelerata sulla Finanziaria, “perché i ritardi accumulati sono già preoccupanti e sarebbe grave uno slittamento fino a fine a marzo”.

Al momento non si sa quale sarà il budget messo a disposizione dalla Giunta, ma è chiaro che sarà utile e dirimente conoscere le cifre a disposizione per capire su quali azioni si potrà ragionare una volta confermate le risorse per quelle già definite, ad esempio Lavoras.

E proprio Lavoras è stato uno dei punti su cui si è soffermato il segretario generale Carrus: “Occorre rafforzarne la logica, puntando su interventi in forma associata dei Comuni ma anche su progetti a regia regionale da realizzare nei territori in collaborazione con agenzie, enti regionali di ricerca, Asl, Università ”. Per la Cgil occorre infatti puntare su progetti e interventi che interessino anche professionalità e lavoro qualificato, in linea con i cambiamenti in atto e le strategie europee come la transizione ecologica e la digitalizzazione.

Vanno poi abbinate alle forme di sostegno al reddito le attività formative e di riqualificazione professionale – ha aggiunto il segretario – anche facendo leva su strumenti quali i voucher individuali e sul catalogo formativo, in relazione ai fabbisogni emergenti, oltre che attraverso il sistema dei bandi”. La Cgil quindi punta sull’integrazione di misure di sostegno e formazione, insieme a una serie di azioni e interventi che producano lavoro di pubblica utilità. “Questo deve essere un punto importante dell’impegno di risorse per affrontare l’emergenza nella quale purtroppo ci troveremo, che richiederà un’attenta valutazione degli interventi messi in campo e la loro correzione per raggiungere quanti sono rimasti delusi o esclusi, che sono tanti purtroppo, per varie ragioni” – ha concluso il segretario Carrus, con l’auspicio che si possa contare su un impegno congruo agli obiettivi prefissati e su tempi più stretti di approvazione della Finanziaria rispetto a quelli annunciati.