Edilizia, domani lo sciopero nazionale, manifestazione a Calangianus

Edilizia, domani lo sciopero nazionale, manifestazione a Calangianus

Anche la Sardegna partecipa domani allo sciopero nazionale di otto ore indetto da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil contro la Federlegno che non vuole riconoscere gli aumenti previsti nel contratto Legno-Sughero-Arredo. Sono circa mille i lavoratori sardi coinvolti (200 mila in tutta Italia) e consiste in oltre 150 euro la rivalutazione negata nonostante l’incremento costante dell’inflazione.

Un riflesso particolarmente importante nell’Isola dove, secondo dati Istat, a marzo i prezzi dei beni di prima necessità sono salirti del 9 per cento contro una media nazionale del 7,6. Non è una caso quindi che in Sardegna si svolgerà una delle sette iniziative previste in tutta Italia: l’appuntamento è al chilometro 37 della strada statale 127, all’altezza di Calangianus, dalle 10 alle 13, manifestazione in concomitanza con quelle che si svolgeranno a Milano, Treviso, Forlì, La Spezia, Pesaro e Matera.

Le ragioni dello sciopero – spiegano Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil della Sardegna – sono legate alle trattative in stallo sul rinnovo del contratto scaduto il 31 dicembre e all’atteggiamento di Federlegno che, proprio in un momento di difficoltà per tutti i lavoratori e le famiglie, decide di tagliare buste paga, diritti e tutele”. Il precedente contratto Legno-Sughero-Arredo prevedeva un sistema di rivalutazione del salario legato all’inflazione sulla base di un accordo del 2016 che oggi la controparte mette in discussione: “Un atteggiamento ancor più scorretto e inaccettabile vista la crescita del settore, uno dei più importanti del Made in Italy, con importanti fatturati e risultati economici per le imprese”.

Oltre agli aumenti retributivi per tutelare il postere d’acquisto e far fronte agli aumenti di prezzi e bollette, le categorie delle costruzioni rivendicano orari di lavoro più accettabili e una formazione all’altezza di un settore all’avanguardia. A sostegno di queste richieste gli edili hanno indetto, oltre allo sciopero e alla giornata di mobilitazione il 21 aprile, il blocco degli straordinari e della flessibilità.