Giunta, il confronto non decolla, pressing di Cgil, Cisl e Uil

Giunta, il confronto non decolla, pressing di Cgil, Cisl e Uil

Entro dieci giorni il confronto sulla chimica verde, con l’obiettivo di portare la vertenza all’attenzione del governo nazionale, poi un primo tavolo informativo sulla Sanità, e subito dopo l’avvio della discussione sulla Finanziaria: sono gli impegni presi con Cgil, Cisl e Uil dal presidente Solinas a margine dell’incontro di stamattina convocato, insieme all’assessora Pili, per definire come proseguire la discussione su Agenda Industria. Lunedì invece, si svolgerà l’incontro con l’assessora del Lavoro Zedda sulle politiche del lavoro.

Energia, chimica verde, piani di rilancio per le aree di crisi, innovazione, reti, infrastrutture e semplificazione: sono alcuni dei contenuti sui quali Cgil Cisl e Uil si sono misurati nella riunione di oggi su Agenda Industria, che introduce un nuovo metodo di confronto con il sindacato confederale e le associazioni delle imprese industriali.

C’è un accordo di concertazione per tracciare le linee programmatiche dello sviluppo insieme a Cgil, Cisl, Uil e parti datoriali, che coinvolgerà anche università, enti di ricerca, assessorati ed enti regionali, Sfirs, rappresentanze territoriali” hanno detto i segretari generali di Cgil Cisl e Uil Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca, che considerano “positivo questo percorso perché restituisce centralità alle politiche industriali per tutti i settori produttivi”.

Carrus, Carta e Ticca attendono ora che si renda operativa la discussione, sulla base delle scelte di indirizzo e degli atti della programmazione unitaria, il cui impianto va confermato. Ciò consentirà anche i focus sulle politiche settoriali, da integrare con la programmazione territoriale, sugli strumenti per attrarre investimenti, su servizi, reti e infrastrutture: insomma, l’indirizzo dato dalla delibera su Agenda Industria è considerato apprezzabile. L’auspicio è che entro un mese il confronto di merito individui già alcune azioni concrete per affrontare nodi critici storici, dall’energia al rapporto con Eni, dal rilancio delle aree industriali e di quelle interne fino alle bonifiche, alle infrastrutture e alla semplificazione delle procedure.