Finanziaria inconsistente, appello al Consiglio perché la modifichi

Finanziaria inconsistente, appello al Consiglio perché la modifichi

I tempi sono ormai stretti e l’incontro di oggi con il presidente del Consiglio e i capigruppo è una scommessa in extremis per spronare il Consiglio regionale a tradurre in emendamenti alla Finanziaria le richieste dei sindacati. Ma anche l’occasione per rimarcare che il dialogo è stato scarno e, al momento, non ha prodotto alcun risultato.

Il giudizio sul testo, infatti, è decisamente negativo, ed era stato già espresso in occasione dell’audizione in Consiglio regionale, dopo la quale, rileva il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante, “nessuna osservazione avanzata in modo propositivo dal sindacato ha trovato spazio negli articoli della legge”. E ancora prima, c’era stato un solo incontro informale con l’assessore alla Programmazione. Insomma, secondo la Cgil è stata marginale la disponibilità ad ascoltare le parti sociali. Il risultato? Una legge molto modesta, non certo in grado di apportare l’impulso necessario per la ripresa e lo sviluppo dell’economia regionale.

Eppure di spunti la Cgil ne aveva offerti, gli stessi ribaditi oggi e, in generale, “la necessità – ha aggiunto il segretario generale – di imprimere una discontinuità rispetto alle misure che la Giunta si è ostinata a riproporre, nonostante gli scarsi risultati ottenuti e i dati macroeconomici sull’economia regionale non positivi”.

“In particolare – rileva la Cgil – sono state confermate le misure di contrasto allo spopolamento senza alcun bilancio dell’impatto che hanno avuto e alcuna valutazione dei risultati ottenuti”. E questo nonostante lo stesso testo di legge e i documenti collegati certifichino come anche negli ultimi due anni la tendenza allo spopolamento di paesi e comunità delle aree interne sia rimasta confermata: “Una ammissione che avrebbe dovuto indurre a una qualche riflessione sull’efficacia dei provvedimenti adottati sino ad oggi e sulla loro possibile rimodulazione”.

Fra gli elementi critici, le misure per l’efficientamento energetico, che non presentano alcun elemento di condizionalità quanto alla concreta situazione economica dei possibili beneficiari e, per quel che riguarda le imprese, nessun indicatore per premiare, ad esempio, quelle che mantengono i livelli occupazionali o generano nuovi posti di lavoro. E ancora, i provvedimenti relativi alla voce turismo ed eventi collegati e alla voce interventi su edilizia scolastica: “Alla lettura del testo, l’impressione che si ricava è quella di un elenco indistinto di finanziamenti e voci di spesa, un catalogo in cui non si intravede né un’idea di politica coerente e globale sull’industria turistica, né un quadro organico sulla necessità di potenziare e rendere pienamente fruibile l’accesso a edifici scolastici sicuri e moderni”.

Insomma, a un giorno della discussione in Aula, il sindacato ribadisce punto per punto ciò che non condivide e ciò che potrebbe essere migliorato. Ora la palla passa al Consiglio, con l’auspicio che domani sera o fra qualche giorno, nel caso ci dovesse essere qualche proroga, le rivendicazioni del sindacato siano ascoltate.